Ascona (Svizzera), sabato 5 novembre 2016. Al settimo incontro da professionista, la milanese Vissia Trovato è diventata campionessa “mondiale” IBO dei pesi supergallo. Racchiudiamo con le virgolette la parola “mondiale” perché, come ha sempre sostenuto il grande Rino Tommasi, il campione dovrebbe essere unico mentre le sigle portano ad avere più campioni nella stessa categoria.

Questo nulla toglie al valore e all’impresa della Leonessa italiana, tesserata con licenza svizzera, che ha sconfitto ieri sul ring di Ascona la plurititolata bulgara Galina Koleva Ivanova, atleta che ha fatto la storia della boxe europea femminile.

(foto tratta da facebook)

Sostenuta da numerosi tifosi giunti da Cernusco sul Naviglio, l’atleta allenata da Alfredo Farace ha ottenuto un verdetto unanime dopo dieci round di lotta. Dai cartellini è difficile capire che tipo di match sia stato perché lo svedese Hook ha concesso un solo punto all’italiana (95 a 94), tre l’olandese Oumghar (96 a 93), e ben sette l’italiano Matteo Montella (98 a 91). La bulgara è stata penalizzata di un punto nel corso del nono round.

Purtroppo la sigla International Boxing Organization non è riconosciuta dalla Federazione Pugilistica Italiana, che ammette solo WBC, WBA, IBF e WBO. Noi restiamo della nostra idea, le sigle non dovrebbero esistere e l’importanza della cintura conquistata è data dai contendenti che salgono sul ring e questa vittoria è una vittoria vera.

Personalmente, ho inserito Vissia Trovato nella mia lista delle italiane campionesse mondiali di sigla dopo Stefania Bianchini, Simona Galassi, Laura Tavecchio (ad interim) ed Emanuela Pantani.

La massima espressione mondiale nella categoria dei supergallo dovrebbe essere oggi la stratosferica portoricana Amanda Serrano (30-1, 23 ko), potente atleta dal ko facile.

Demetrio Romanò