Fino a qualche anno fa era consuetudine che i pugili, dopo una più o meno lunga carriera dilettantistica, passassero professionisti. Questo valeva sia per i campioni che per gli atleti meno dotati. In questi ultimi anni, dove in Nazionale figurano pugili con più di 200 match, non è più così scontato per cui accogliamo come una notizia (e piacevole sorpresa) quella che ci comunica il promoter bresciano Loreni. Il pugile campano Vittorio Jahyn Parrinello passa professionista con il Team Loreni di Mario e Graziano Loreni.

La carriera dilettantistica del 30enne pugile matesino si è svolta per 14 anni, dal 1999 al 2013, ed è ricca di successi come i 4 titoli italiani ottenuti dal 2005 al 2009, la vittoria ai Giochi del Mediterraneo(2009), il secondo posto ai Mondiali Militari (2008), il terzo posto al Campionato dell’Unione Europea2006, la partecipazione alle Olimpiadi di Pechino (2008) e Londra (2012), ai Campionati Mondiali(2007, 2009, 2011 e 2013) ed Europei (2006, 2010, 2011), oltre alla presenza nelle World Series e alle innumerevoli presenze nella Nazionale Italiana.

Ha mosso i primi passi presso la locale Pugilistica Matesina passando poi al Centro Sportivo dell’Esercito, Nel 2009 ha sposato Concetta, figlia del suo primo tecnico Giuseppe Corbo, ed ha una bimba, Francesca.

Il suo record da dilettante è composto da 169 incontri con 107 vittorie, 54 sconfitte e 8 pareggi.

L’abbiamo contattato e queste sono le sue dichiarazioni in merito al passaggio tra i professionisti: “La motivazione principale è una questione di stimoli, da dilettante stavano scemando. Ora ho grinta da vendere. Le aspirazioni sono tante e non sto a dirle per scaramanzia però posso assicurare che non sto passando professionista per scherzo o per un semplice sfizio. L’incontro è avvenuto giovedì 24 alle operazioni di peso del titolo UE di Zamora. Comunque, il signor Loreni mi ha fatto una bella impressione, poche parole da parte di entrambi e sul volto voglia di fare. Il pugile segue l’istinto e così ho fatto. Spero di far parlare di me”.

Demetrio Romanò