Madone (Bergamo), sabato 24 maggio 2014. Grande pomeriggio pugilistico al palasport di Madone con l’impeccabile organizzazione della società locale ed il coordinamento del tecnico Alex Gualandris. Un accogliente e funzionale palazzetto ha ospitato la quinta giornata della Talent League of Boxing che prevedeva la sfida tra i Cobra Longobardi, che all’andata hanno vinto per 7 a 1 in trasferta, e le Tigri Sabaude. Sotto l’occhio attento dei presidenti dei due comitati regionali, Luisella Colombi (Lombardia) e Gianni Dileo (Piemonte), le due squadre si sono affrontate con grande determinazione e sportività. Non deve trarre in inganno il punteggio in favore dei lombardi perché i match sono stati quasi tutti combattuti, equilibrati e terminati al fotofinish. Per la squadra di Pierri e Pasqualetti, quindi, non è stata proprio una passeggiata di salute. Vediamo com’è andata categoria per categoria.

56 kg. Gangi affronta il vice campione italiano Bagatin senza timore reverenziale. Il piemontese viene avanti, il varesino lo aspetta con la guardia ben serrata. Dopo un primo round equilibrato, arriva a segno qualche gancio dell’ex campione italiano youth. Nel terzo tempo, il biellese riprende l’iniziativa e conclude con un bel sinistro finale. Per chi vi scrive, Bagatin dovrebbe aver conservato un leggero vantaggio; i giudici confermano questo giudizio.

60 kg. Per Faretina c’è un avversario scomodissimo, il marocchino/ligure Boufrakech. Il primo colpo dell’incontro è proprio un gancio sinistro di Faretina. Dopo un primo round scarsamente combattuto, come ha fatto rilevare l’arbitro Valentino, i successivi sono intensi. Boufrakech accetta la lotta a corta distanza, Faretina si prende le sue belle soddisfazioni in un match lottato ad armi pari. I giudici premiano all’unanimità il ligure ma il lombardo era sulla scia del vincitore.

 

64 kg. Sul risultato di 2 a 0, salgono sul ring Perrulli e Nourdine, vice capitano dei piemontesi. Il primo è il classico round di studio ma neanche nei successivi succede molto. Il match scorre sottotono e non brilla per spettacolarità. L’impressione è che Perrulli potrebbe e dovrebbe attaccare di più. Il milanese attende troppo ed il verdetto avverso, comunque troppo severo nei suoi confronti, potrebbe rivelarsi una buona lezione per il futuro.

 

69 kg. Il punteggio si fa pesante mentre il team dei Cobra recrimina educatamente per il verdetto precedente. E’ accolto da un grande applauso il pugile di casa Ferreri che affronta lo scorbutico Rafik.Attacca Ferreri ma il giovane marocchino si difende portando serie efficaci. Nel secondo round è ancora il piemontese a farsi preferire. Il cuore di Ferreri esce nell’ultimo round quando Rafik è più stanco. Il pugile di casa ci prova in tutti i modi. Per me il forcing finale del bergamasco non è sufficiente ad ottenere la vittoria. Invece, i giudici gli assegnano i primi due punti della rimonta dei Cobra.

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75 kg. Dopo un’assenza dai ring di oltre un anno, Cimichella disputa la sua seconda prova contro l’albanese Ndreu dopo la vittoria di Padova. Il pugile di Pavia esibisce ancora un buon gioco di gambe ed i suoi colpi sono più incisivi di quelli del rivale che mantiene una sterile supremazia territoriale all’inizio del secondo round. Nella seconda parte di round, Cimichella riprende in mano le redini del match e si merita la vittoria aumentando le speranze di rimonta dei lombardi.

 

81 kg. Il match clou è quello tra Scardina e Zucco. Il milanese, vincitore del Guanto d’Oro 2013 e membro della Nazionale e dell’Italia Thunder Team, si trova di fronte una star delle categorie giovanili. Zucco è stato campione nazionale schoolboy e junior, vice campione nazionale junior e youth (due volte). L’istrione Scardina lo conosciamo bene, il guardia destra di Verbania si dimostra subito all’altezza. Stilisticamente si fa preferire il piemontese mentre Scardina si affida ad un più vario campionario di colpi. Fin dal primo round, il match è combattuto e condotto a fasi alterne. Con l’amico Fabio Nolfi, perfetto ed elegante ring announcer della serata, cerchiamo di individuare chi mette a segno più colpi. Il conteggio dei colpi puliti è sempre in equilibrio. Tuttavia, nei primi sei minuti, Scardina ha mantenuto l’iniziativa e ha cercato di fare il match. La tecnica di Zucco si ripropone chiaramente nell’ultimo round approfittando di un appannamento del lombardo. Impossibile anticipare il verdetto. Qualsiasi decisione va accettata ma può dare adito a contestazioni. A maggioranza, i giudici premiano Scardina. La delusione di Zucco è comprensibile.

 

91 kg. Con la vittoria precedente, i Cobra riportano in parità il confronto. Rondena, dopo un primo round poco significativo, esibisce la sua proverbiale potenza nei confronti di Dredhaj ma un richiamo ufficiale, eccessivamente severo da parte dell’arbitro Rangu, lo penalizza. Nel terzo round, viene richiamato anche Dredhaj per cui, almeno come richiami, si torna in parità ma la supremazia del pugile di Magenta è netta. Nel terzo round, Rondena porta una combinazione in serie e rischia addirittura la vittoria per ko anche se nel finale viene toccato d’incontro e gli ultimi secondi sembrano non passare mai. La vittoria di Rondena è fuori discussione.

 

+ 91 kg. I Cobra sono passati in vantaggio quando il vice capitano dei Cobra Alessio Spahiu ed il romagnolo Golfi salgono sul ring. Per Spahiu è la terza prova nella Talent League, finora ne ha vinte due su due. Come sempre, Spahiu impone la sua fisicità lasciando poco spazio all’avversario che mai riesce ad impensierirlo. Nel secondo round, Golfi riceve anche un richiamo ufficiale da parte dell’arbitro Poggi. L’irruenza del pugile di Bugada lo porta alla terza vittoria nella TLB.

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Termina così 10 a 6 la palpitante sfida tra i Cobra Longobardi e le Tigri Sabaude. I due team si lamentano per alcuni verdetti che ritengono ingiusti. Il nostro modesto parere è che, complessivamente, ci poteva stare un pareggio per 8 a 8 ma non ci sono stati giudizi palesemente errati o favorevoli ai pugili di casa. D’accordo con noi anche Roberto Cammarelle, ideatore del torneo, presente a bordo ring. Hanno arbitrato e giudicato i sigg. Vincenzo Lagala, Giovanni Poggi, Alexandra Rangu e Gaetano Valentino. I Cobra accedono, quindi, alla semifinale e attendono la disputa della sesta giornata di gare, nella quale i lombardi riposeranno. Nel girone B, i Falchi Legionari del Lazio hanno fatto il vuoto mentre nel girone C le tre squadre sono più ravvicinate. I Lupi Briganti hanno 30 punti ma devono attendere passivamente la sfida tra gli Squali Borboni e le Pantere Aragonesi che dovrebbe decretare il sorpasso in vetta degli Squali campani.

Risultato finale: Cobra Longobardi b. Tigri Sabaude 10-6

56 kg: Simone Bagatin (Tigri) V/2-1 Gabriele Gangi (Cobra)

60 kg: Sedik Boufrakech (Tigri) V/3-0 Leonardo Faretina (Cobra)

64 kg: Hassan Nourdine (Tigri) V/3-0 Donatello Perrulli (Cobra)

69 kg: Alessandro Ferreri (Cobra) V/2-1 Salah Rafik (Tigri)

75 kg: Andrea Cimichella (Cobra) V/3-0 Jozefin Ndreu (Tigri)

81 kg: Daniele Scardina (Cobra) V/2-1 Ivan Zucco (Tigri)

91 kg: Matteo Rondena (Cobra) V/3-0 Stiven Dredhaj Leonetti (Tigri)

+ 91 kg: Alessio Spahiu (Cobra) V/3-0 Francesco Golfi (Tigri)

                                            Demetrio Romanò