Bergamo, venerdì 27 giugno 2014. Cambio di sede, causa previsioni meteorologiche avverse, per l’ottava edizione del Guanto d’Oro d’Italia 2014. Le gare si svolgeranno alla palestra IMIBERG di via Santa Lucia, 14 a Bergamo per l’organizzazione della Bergamo Boxe in collaborazione con il Comitato Regionale Lombardia e la Federazione Pugilistica Italiana. Un nutrito gruppo di agonisti ed amatori della società orobica si è prodigato per far funzionare tutto al meglio. Nel turno di quarti di finale erano impegnati sette atleti lombardi. Lombardia presente anche nella Commissione Ordinatrice con la presidentessa del Comitato Lombardo, Luisella Colombi, e con gli arbitri Valter Giorgetti e Gaetano Valentino.

 

+ 91 kg. Partendo dal fondo, la giornata ha vissuto il suo momento clou proprio nell’ultimo incontro come si conviene nelle migliori riunioni pugilistiche professionistiche americane. L’idolo locale Alessio “Ciccio” Spahiu (Bergamo Boxe) aveva di fronte un osso veramente duro, il campano Tommaso Rossano, già vincitore di questo torneo e dei Campionati Universitari nel 2013. Sospinto dal tifo, “Ciccio La Furia” ha mantenuto l’iniziativa fin dai primi scambi mettendo in soggezione il più blasonato avversario, in gara solo nei primi tre minuti. Non solo aggressività ha mostrato Spahiu ma schivate e rientri rari a vedersi tra pesi supermassimi. Rossano è apparso disorientato ed ha prodotto poco. Gran ritmo e cuore per Spahiu che conclude con un violento destro un match che avrebbe meritato l’unanimità dei consensi a suo favore.

Il suo avversario di sabato, il laziale Carbotti, ha vinto di forza esibendo un destro molto pericoloso. Interessante sarà anche la semifinale tra il campione italiano Vianello ed il tedesco/veneto Thun.

 

52 kg. Categoria pro Toscana con tre vittorie su tre. Bene Barotti che ha vinto facilmente. Hanno faticato di più Obbadi, vincitore delle ultime due edizioni, con il giovanissimo ma bravo Mazzei e Grande con il tenace romeno/piemontese Vranceanu.

56 kg. Anche questa è una categoria senza pugili lombardi. I favoriti Gasparri e Splendori vincono

rispettando i pronostici, rispettivamente, per ferita sul sardo Cubeddu e sul tecnico toscano Tassi. Il massiccio Forte ha regolato Boufrakech mentre il sicliano Lo Porto ha battuto il toscano Sannino, che io avevo visto vincitore.

60 kg. Il più bravo dei fratelli liguri Boufrakech è opposto al nostro Leonardo Faretina (Pugilistica Ottavio Tazzi) in un match che appare molto difficile per l’atleta lombardo. Nella prima equilibrata ripresa, il marocchino/ligure fa valere la sua tecnica. Il milanese non demerita ma appare un po’ timido. Infatti nel secondo round è proprio Faretina a fare le cose migliori impedendo ai colpi lunghi di Boufrakech di andare a segno. Si decide tutto, secondo noi, all’ultimo round. Il ligure sembra avere più voglia di vincere e birra in corpo. Sbraccia di più nell’ultimo minuto del match, quanto basta per meritarsi il verdetto. Comprensibile la delusione per Faretina che, comunque, ha finito ad un’incollatura dal suo bravo avversario.

Fateh Benkorichi (Pugilistica Domino) combatte contro il pugliese Caputo, omonimo del suo tecnico. Il pugliese cerca il colpo pesante ma, nel primo round, si muove meglio il milanese che porta più colpi. Nella seconda ripresa si spegne un po’ la boxe scintillante di Benkorichi; ne approfitta il suo avversario che, pur non facendo nulla di trascendentale, vince il round. Il confronto viene spesso interrotto dall’arbitro. La boxe dei due non favorisce uno scorrimento lineare del match. Deve accelerare Benkorichi e lo fa negli ultimi tre minuti. Alla fine, ottiene due verdetti unanimi ed uno sfavorevole ma regala alla Lombardia la prima vittoria.

Vittorie di forza per il favorito Cosenza sul bravo pugliese Carafa e del laziale Magnesi, prossimo avversario di Benkorichi, sul siciliano Trentacosti. Categoria di qualità molto elevata.

64 kg. Assente il favorito Festosi, campione italiano, ma presente il suo vice il romano di origini basche Mendizabal ed il sorteggio lo oppone al milanese Donatello Perrulli (Pugilistica Rocky Marciano), campione nazionale youth 2013 che muove i suoi primi passi tra gli elite. I due si assomigliano moltissimo sia stilisticamente che fisicamente ma il laziale ha una migliore scelta di tempo ed è più veloce. Perrulli è contratto e perde il primo round. Nel secondo, un colpo irregolare del suo avversario lo scuote. Il match si fa più combattuto ed il pugile di Cinisello si prende le sue soddisfazioni pur cedendo al più quotato rivale.

Bene il pugliese De Filippo vittorioso sul toscano Lenti, squalificato ad una manciata di secondi dalla fine del match. Meritata vittoria per l’emiliano Vignoli sul più giovane del torneo, l’abruzzese Alfieri.

69 kg. L’abruzzese Di Russo fa suo il match con il giovanissimo ma quotato Scannapieco imponendo la maggiore esperienza. Il laziale Natalizi ha la meglio sul mai domo veneto Fasolo. Nel derby laziale, Bevilacqua prevale su Geografo che noi avevamo visto vincitore di misura. L’altro favorito, Dario Morello, inizia il match svogliatamente. Un richiamo ufficiale lo richiama all’impegno. Il calabrese dimostra ciò che sa fare e batte l’emiliano Quarneti.

75 kg. Il russo/varesino Igor Sevostianov (Panthers Lauri) inizia bene il match che lo vede opposto al fighter pugliese Gena. Nei primi secondi, il  guardia destra lombardo porta colpi lunghi ma poi Gena fa valere la legge del suo destro approfittando dei momenti di guardia bassa di Sevostianov, richiamato a tenere alti i guantoni. I colpi del pugliese non sono sempre portati in maniera ortodossa ma l’arbitro non lo richiama. Dopo aver perso la prima ripresa, però, Sevostianov si riprende e porta l’incontro sul piano della media distanza a lui più congeniale. Vince bene il secondo round ed il terzo, comunque più in equilibrio del precedente. I giudici invertono il nostro verdetto e danno vincitore il pugliese.

L’altro Morello, Carmelo, controlla un match non entusiasmante dove prevale sull’abruzzese Signorelli. Unanime ma di misura il verdetto per Faraoni sul siciliano Di Maggio. Si è mosso bene Perugino ma molti suoi colpi sono stati portati a mano aperta. Bisogna lavorare su questo aspetto tecnico, comunque Perugino ha vinto sul tenace piemontese Ndreu.

81 kg. Al milanese Daniele Scardina (Pugilistica Domino), campione in carica, è toccato un match molto difficile perché il campano Valentino arriva da un trionfo ai Campionati Youth e arriva dalla terra dei pugili, Marcianise. Con il suo solito stile vario, Scardina mette in difficoltà Valentino che attacca ma non trova il bersaglio. Il milanese vince di misura il primo round ma nel secondo fa meglio e si fa preferire decisamente. Nel terzo round c’è l’inevitabile tentativo di rimonta del campano ma arriva a segno un destro di Scardina che si complica la vita nell’ultimo minuto subendo un knock-down ed il forcing finale di Valentino. Il pugile della Domino getta sul ring anche il suo cuore e vince meritatamente.

Il georgiano Gogiashvili parte molto bene ma, pur vincendo, subisce la reazione del mai domo ligure Danzo. Il calabrese Lavitola impone la sua boxe robusta al tecnico Ettesami. Dura poco il match del laziale Nodaro, prossimo avversario di Scardina, a causa di un dolore alla mano di Kushtrim.

91 kg. Il milanese Karim Salem (Testudo), recente campione universitario, ha un compito arduo con il pugliese Squeo, tra i favoriti nella categoria, che ha sostenuto il quadruplo dei suoi match ma il giovane lombardo non si preoccupa e fa il suo match onesto e dignitoso. L’esperienza di Squeo si vede negli scambi corpo a corpo. Nel secondo round, il pugliese esibisce alcuni ganci sinistri che vanno a segno. Salem non si ferma e continua ad avanzare. I nove minuti si concludono con una profonda ferita all’arcata sopraccigliare di Salem. Gli applausi ed il saluto finale del presidente Brasca non sono sufficienti ad eliminare la comprensibile delusione dal volto di Salem che esce mestamente dalla palestra e dal torneo.

Onuta chiude per ko tecnico il confronto con Trabelsi. Il siciliano D’Ippolito vince bene su Guarise che, soprattutto nel finale, si prende qualche soddisfazione. Un po’ discontinuo il giovanissimo pescarese Di Rocco vincente sul piacentino Miceuski.

Si chiude così la prima giornata. Sabato 28 giugno alle 16:00 primo gong dei match di semifinale che si potranno vedere in diretta in streaming sul canale ufficiale youtube della FPI.

Risultati Quarti di finale

52 kg: Francesco Barotti (TS) V/3-0 vs Ahmed Obaid (EM); Mohammed Obbadi (TS) V/3-0 Antonio Mazzei (CL); Claudio Grande (TS) V/2-1 George Daniel Vranceanu (PM)

56 kg: Mauro Forte (LZ) V/3-0 Abdel Halim Boufrakech (LG); Stefano Gasparri (FFOO) V/KOT-I 2 Alessandro Cubeddu (SA); Samuele Lo Porto (SC) V/2-1 Jonathan Sannino (TS); Francesco Splendori (FFOO) V/2-1 Davide Tassi (TS)

60 kg: Sedik Boufrakech (LG) V/2-1 Leonardo Faretina (LB); Donato Cosenza (FFOO) V/KOT-I 2 Giuseppe Carafa (PL); Michael Magnesi (LZ) V/KOT-I 2 Antony Trentacosti (SC); Fateh Benkorichi (LB)V/2-1 Pietro Caputo (PL)

64 kg: Michele Valentino De Filippo (PL) V/SQ 3 Vairo Lenti (TS); Manuel Vignoli (EM) V/2-1 Luigi Alfieri (AB); Sebastian Mendizabal y Rosa (LZ) V/3-0 Donatello Perrulli (LB)

69 kg: Mirko Natalizi (LZ) V/2-1 Nicola Fasolo (VE); Alfonso Di Russo (AB) V/3-0 Vincenzo Scannapieco (CP); Vincenzo Bevilacqua (LZ) V/2-1 Mirko Geografo (LZ); Dario Morello (CL) V/3-0 Nicola Quarneti (EM)

75 kg: Carmelo Morello (EM) V/3-0 Matteo Signorelli (AB); Saverio Gena (PL) V/2-1 Igor Sevostianov (LB); Giuseppe Perugino (FFOO) V/3-0 Jozefin Ndreu (PM); Francesco Faraoni (LZ) V/3-0 Giuseppe Di Maggio (SC)

81 kg: Nika Gogiashvili (CP) V/3-0 Mattia Danzo (LG); Antonio Lavitola (CL) V/3-0 Amin Ettesami (UB); Edoardo Nodaro (LZ) V/KOT-I 2 Rudi Kushtrim (FVG); Daniele Scardina (LB) V/2-1 Riccardo Valentino (CP)

91 kg: Gheorghe Onuta (EM) V/KOT 3 Marwen Trabelsi (EM); Giuseppe Claudio Squeo (PL) V/3-0 Karim Salem (LB); Emanuele D’Ippolito (SC) V/2-1 Eddy Guarise (EM); Marvin Di Rocco (AB) V/2-1 Dimitar Miceuski (EM)

+ 91 kg: Mirko Carbotti (LZ) V/3-0 Marco Saracino (FVG); Alessio Spahiu (LB) V/2-1 Tommaso Rossano (CP)

Demetrio Romanò