Halle (Germania), 30 agosto 2014. Quei pochi mezzi di informazione che ne avevano parlato, erano stati tutti concordi nel definire una missione quasi impossibile quella di Mirko Larghetti (21-0), ex campione dell’Unione Europea, opposto al tedesco Marco Huck (37-2-1), alla tredicesima difesa, nel tentativo di strappargli una cintura che indossa dal 2009, anno in cui Larghetti è passato al professionismo. Huck sembrava troppo forte, troppo esperto, troppo smaliziato e troppo protetto per essere insidiato dal Toro di Frontino ma nella boxe può succedere di tutto. Veniamo ad una breve cronaca.

Huck vs Larghetti_4

Il pugile italiano è apparso intimorito nei primi round ed il gioco di Huck è stato fin troppo facile. Al pugile tedesco bastava mettere qualche colpo nell’ultimo minuto di ogni round per aggiudicarsi il punto di vantaggio. Larghetti incassava tutto senza arretrare di un centimetro ma vedeva accumularsi il vantaggio del campione. L’impressione è che si possa andare incontro ad un’onorevole sconfitta.

Invece, Larghetti vuole vincere e, nella seconda parte del match, trova la strada giusta per il suo destro che, stampato sul viso, non deve essere per nulla piacevole. Huck dimostra di non gradire e ricorre a tutto il mestiere per cercare di rendere inoffensivo il nostro coraggioso atleta. La prestazione del nostro pugile va oltre ogni razionale aspettativa: grande incassatore, sempre al centro del ring e buono anche in attacco. La benzina, però, finisce dopo alcuni round ed il campione riprende in mano le redini del match pur abbandonando la baldanza dei primi minuti. Nell’ultimo round, Huck si scatena e Larghetti si fa toccare in più di un’occasione. Negli ultimi istanti dell’incontro, dopo una fase concitata nella quale Larghetti subisce vari colpi più o meno regolamentari, il pugile della OPI 2000 va al tappeto in maniera drammatica. Non se lo meritava! Dopo i primi attimi di apprensione, però, il Toro di Frontino si riprende e lo si vede discutere con il suo allenatore Massai. Nessuno ha sentito il gong finale ma il ring announcer annuncia i cartellini: 116-112, 116-112 e 118-110. Io, contando il knock-down subìto dall’italiano, avevo un cartellino di 5 punti a favore di Huck. Larghetti può andare fiero della sua prova puntando un po’ più in basso ma sempre verso traguardi importanti.

Demetrio Romanò