Milano, venerdì 5 giugno 2015. La discoteca Alcatraz, uno dei maggiori teatri della movida milanese, torna ad ospitare la boxe e lo fa portando fortuna al peso massimo Clemente Russo che si presenta sul ring più preparato e concentrato di altre volte.

A contendergli il pass olimpico c’è l’ucraino Roman Golovashchenko, già sconfitto prima del limite lo scorso ottobre. Come detto, quello che si vede all’Alcatraz è un Russo senza fronzoli, attento, mobile e fisicamente nel pieno della forma.

Il più alto ucraino lo insegue a piccoli passi per tutti gli otto round che scivolano via, alcuni abbastanza equilibrati ma con preferenza all’italiano, altri decisamente a favore del nostro due volte campione del mondo. I colpi evidenti di Golovashchenko non sono più di 4-5 in tutto il match. Il round migliore di Russo è il quarto dove il nostro si esibisce in un paio di serie che vanno a segno ed entusiasmano il pubblico presente. Il verdetto dei tre giudici è unanime e concede a Russo tutte le riprese decretando con lo score di 80 a 72 una supremazia indiscutibile.

Adesso Russo dovrà affrontare il prossimo 10 luglio il kazako Anton Pinchuk, vincitore per 2 a 0 dell’algerino Chouaib Bouloudinats (punteggi 76-76, 78-74, 78-74). Chi vince, accede al tabellone dei Giochi Olimpici di Rio de Janeiro 2016.

Negli altri due match in programma con pugili già esclusi dai giochi, il bulgaro Tervel Pulev ha sconfitto per 3 a 0 il croato Marko Calic (78-74, 77-75 x 2) mentre il tedesco David Graf ha avuto la meglio per 2 a 1 sull’argentino Yamil Peralta (77-75 x 2, 75-77).

Demetrio Romanò