Bergamo, martedì 6 dicembre 2016. Fuori i secondi! E’ partito il lungo torneo dei Campionati Italiani Elite Maschili e Femminili 2016 organizzato dalla Federazione Italiana, dal Comitato Regionale Lombardo e dalla Bergamo Boxe. La prima giornata ha visto svolgersi 45 incontri, su due ring, valevoli per gli ottavi di finale del torneo maschile.

La prima giornata ha avuto inizio alle 15:00 mentre la seconda, con i quarti di finale maschili, avrà inizio alle 15:30 di mercoledì 7 dicembre.

Otto sono state le categorie impegnate nella giornata d’esordio. Ottimo il risultato ottenuto dallo squadrone laziale (5+ 1-), dal Piemonte (6+ 2-) e dalla Campania (5+ 1-). La Lombardia ha ottenuto 3 successi su 5 match disputati, i Gruppi Sportivi (Fiamme Oro ed Esercito) 3 vittorie ed 1 sconfitta.

56 kg. Inaugurano il torneo Ciardiello (Lazio) e Cuomo (Piemonte) dove quest’ultimo, un indomito fighter, vince nettamente spendendo molte energie. Cuomo incontrerà nei quarti il lombardo Antonio Laurini (Palumbo Dax Boxe). Il giovane Di Serio vince un match per niente facile col pugliese Caputo confermando le doti dimostrate nelle categorie giovanili. Unanime ma di misura la vittoria di Gramolini (Marche) su Senise (Calabria).

64 kg. Il campione 2015 Di Lernia non concede spazio al calabrese Matiz e vince nettamente. Un punto di vantaggio su tutti i cartellini concede il passaggio del turno all’emiliano Kaba sul piemontese Dell’Aquila. Senza discussione il successo dell’abruzzese D’Amore su Di Martino (Sardegna). Ne avevamo perso le tracce ma lo ricordiamo come vice campione italiano e buon talento, il romano/basco Mendizabal ha una sfida non facile col siciliano Rovetto ma riesce a vincere su tutti i cartellini così come Grusovin (Venezia Giulia) su Mastromatteo (Toscana). Incontro equilibrato tra Massignan (Veneto) e Metonyekpon (Marche) con il primo che la spunta di un soffio. Bellissimo il match che oppone uno dei favoriti, Cosenza, al giovane talento pugliese Francesco Magrì. Dopo aspra lotta, terminata con un occhio chiuso del campano, vittoria unanime con un punto di margine per il pugile della Quero-Chiloiro.

69 kg. Il laziale Marziali vince per intervento medico il match, che stava tranquillamente conducendo in porto, sul veneto Gori. Il piemontese Rafik, un altro dei favoriti, prevale sull’abruzzese Balducci. Non c’è storia tra il nazionale Giorgetti ed il calabrese Garofalo, il toscano si impone con giudizio unanime. Un altro Magrì, Angelo, vince ma deve sudare le proverbiali sette camicie contro il combattente ligure Espinoza. Di difficile interpretazione il confronto tra il giuliano Zilli ed il siciliano Di Marco vinto da quest’ultimo. L’emiliano Quarneti si impone senza discussione sul sardo Lombardi così come il laziale Natalizi sul campano Boateng. E tocca al nostro Giorgio Mazzoleni (Frimas) opposto all’umbro Tomarelli. Il pugile di Frigerio appare concentrato e bene in linea. I suoi 1-2 entrano nella guardia dell’avversario con frequenza. Mazzoleni non ha cali di ritmo né di tensione e vince tutti i round. Per lui nei quarti un cliente ostico, Natalizi, vincitore del Guanto d’Oro 2016. Sul ring 40 anni in due.

91 kg. Il laziale Morri vince prima del limite sull’acerbo piemontese Chavez. Equilibrato il match tra il siciliano Scuderi e l’abruzzese Spinelli vinto di misura dal primo. Miglior tecnica per il calabrese Gentile ma il sardo Capone, quando arriva, fa male. Verdetto non facile, i giudici scelgono il sardo, secondo me, giustamente. Sorprende la sconfitta del longilineo umbro Ettesami per mano del pugliese Spinelli, campione youth l’anno scorso. Il campano Galli vince per squalifica, quando era già nettamente in vantaggio, sull’emiliano Trabelsi. Nei quarti, il lombardo Jonathan Kogasso (Boxe Voghera) incontrerà il toscano Brito.

Questo è stato l’andamento degli incontri sul ring A. Saltiamo di qua e di là, da un ring all’altro, cercando di vedere e documentare il più possibile.

60 kg. Il ring B viene inaugurato dal sardo Ghiani e dal friulano Broili arbitrati dall’arbitro lombardo Licini. Il 35enne sardo tiene il centro del ring ed esercita una certa supremazia territoriale che gli vale la vittoria. E’ equilibrato il confronto tra il pugliese Caputo ed il toscano Ionescu. Il secondo, a sprazzi, preme sull’acceleratore ma subisce le tenute dell’avversario. Ionescu porta a casa il passaggio ai quarti a maggioranza. Il campano Sirica vince senza problemi con il veneto Ssemanda. E’ la volta di Madushaka Ranasinghe (Elite Boxing Club) opposto al piemontese Reitano, pugile che è già stato in Nazionale e che ha un bagaglio d’esperienza doppio rispetto al nostro. Sulla carta è un match molto difficile. Eppure, dopo un primo round di studio e senza lampi, l’atleta allenato da Ghiani si fa più intraprendente, è più attivo e chiude gli scambi, quasi sempre, a suo favore. Reitano ha colpi più duri ma isolati. Il match si conclude con un suo sinistro. Vince Reitano e la vittoria ci può stare ma non siamo d’accordo con l’assegnazione di tutte le riprese a suo favore. L’emiliano Hichri è più in linea, l’abruzzese Marcellini più aggresivo. Il primo è più attivo, il secondo più efficace. Io una preferenza per l’abruzzese, i giudici per l’emiliano. E’ molto intenso e combattuto l’incontro tra il laziale Angeletti ed il ligure Boufrakech. Quest’ultimo fa valere la sua tecnica ma la tenacia di Angeletti è da apprezzare. Boufrakech non riesce a scrollarselo di dosso nonostante un efficace fuoco di sbarramento. I giudici scelgono il laziale. Boufrakech è incredulo e, onestamente, anch’io.       

75 kg. La categoria non sembra avere personaggi di grande rilievo ad esclusione del laziale Sarchioto. Il piemontese Bonamassa mette in riga il tecnico ma inespresso toscano Rimanti. Il campano Gogiashvili, più attento e preparato di altre volte che lo abbiamo visto, guadagna l’accesso ai quarti superando il veneto Chiochiu. Il marchigiano Vergoni batte il ligure Lala con due cartellini di misura mentre, invece, il calabrese Pavlov non dà spazio al siciliano Diop. Opposto all’abruzzese De Lellis, parte contratto il lombardo Simone Brusa (Pugilistica Ottavio Tazzi) che si scioglie solo dopo un paio di minuti. Il guardia destra guidato dai fratelli Pasqualetti lascia troppo l’iniziativa all’avversario ma quando parte con gli 1-2 va spesso a segno. L’ultimo round è tutto di Brusa e convince i giudici ad assegnarli un match terminato al fotofinish. Nei quarti, Brusa affronterà Pavlov. E’ battaglia tra il sardo Aroni ed il pugliese Mineo. I due si scambiano sventole pesanti senza badare alla difesa. Difficile il verdetto che va di misura al primo. Un irriconoscibile Bellancini, considerato tra i favoriti, lascia il laziale Lomasto padrone del ring e perde nettamente subendo anche un richiamo ufficiale.        

81 kg. Il campano Manfredonia ha un bagaglio di classe e di esperienza troppo ricco per farsi impensierire dal generoso veneto Pavanello e vince senza patemi. Il lombardo Federico Minorini (Segrate Boxe) incontra il piemontese Mehemeti. I due si stanno ancora studiando quando, da un contatto troppo ravvicinato, il pugile di Mulas esce con un brutto taglio all’arcata sopraccigliare. Il medico controlla, scuote la testa ma, alla fine, dà l’ok. I due si ritrovano ancora a corta distanza ed il taglio peggiora. Stavolta arriva lo stop a fermare lo sfortunato atleta lombardo. Dopo l’incontro, a bordo ring, Minorini non si dà pace e nemmeno il suo tecnico riesce a consolarlo. Equilibrata la sfida tra il ligure Ferraro e l’emiliano Ferilli, vinto a maggioranza da quest’ultimo. Tra il friulano Kushtrim ed il siciliano Calabrò si va nei primi due round a fasi alterne, ora a favore dell’uno poi dell’altro. Nell’ultimo tempo, ad un attacco del siciliano, Kushtrim replica con un destro d’incontro che lo manda a terra. Rialzatosi Calabrò, si scatena la bagarre. La contesa si chiude in parità, vince per preferenza Kushtrim, i malumori del team siciliano sono inevitabili. Il laziale Crognale vince senza problemi nei confronti del calabrese Siciliano. Tra Rosciglione ed il toscano Lazzerini si innesca un bel duello. Il siciliano è più esperto ma il destro del longilineo toscano è pericoloso. L’atleta dell’Esercito deve impegnarsi a fondo per portare a casa un match tiratissimo. Lazzerini non crede al verdetto che, però, ritengo giusto. Il pugliese Antonaci è un bel talento, il suo avversario, il sardo Cossu, viene contato già al primo round. Quando non si scompone, Antonaci dimostra buone doti anche se è giovanissimo e deve migliorare nella gestione degli incontri. Il medico ferma il match nella pausa tra il 2° e 3° round.           

+ 91 kg. Il piemontese Tushaj impone subito la sua fisicità nei confronti del calabrese Di Giorgio che deve incassare qualche bordata al corpo. Dopo due conteggi, nel secondo round, il calabrese viene fermato. Il beniamino di casa, Alessio Spahiu (Bergamo Boxe) si esibisce per ultimo e conclude la prima giornata di questi 94° Campionati Italiani organizzati proprio a Bergamo dalla sua società. Ha di fronte il bolognese D’Allestro, imbattuto negli otto match disputati in carriera. Spahiu ha troppa esperienza e sa che il torneo sarà lungo e faticoso. Tra i favoriti, è l’unico a disputare anche l’incontro degli ottavi di finale. Il pugile di Bugada controlla l’avversario e si avventura in azioni sporadiche che danno punteggio e non fanno sprecare troppe energie. Nel secondo round, il campione italiano 2014 si esibisce in una schivata con rientro ed azione d’attacco prolungata. Dopo due round, Spahiu si è già messo in tasca la vittoria. La reazione dell’emiliano nel terzo non può ribaltare le sorti del match.       

Stanno arbitrando, in rappresentanza della Lombardia, Enrico Licini e Sabina Premoli.

Alcune immagini della prima giornata dei Campionati sono visibili sulla pagina facebook della FPI LOMBARDIA a questo link

Di seguito i risultati

Ring A 

Ring B 

                                                                                  Demetrio Romanò