Bergamo, mercoledì 7 dicembre 2016. Nella seconda giornata dei 94° Campionati Italiani Elite Maschili si sono svolti 37 match sui due ring montati all’interno del Centro Sportivo Italcementi di Bergamo. In questa seconda tornata di gare, i Gruppi Sportivi e il Lazio hanno quasi fatto il pieno, rispettivamente, con uno score di 8-0 e 6-1 tra vittorie e sconfitte. Come nella giornata d’esordio, la Lombardia ha ottenuto 3 vittorie e 2 sconfitte nei 5 match disputati. Vediamo com’è andata categoria per categoria.

 46-49 kg. Categoria con 5 soli iscritti. Francesco Barotti (TS) V/3-0 Emil Mingardo (PM). Nelle semifinali di venerdì entrerà in gara anche il lombardo Simone Caristo (Master Boxe) che sarà opposto al favorito della categoria, il sardo campione in carica Federico Serra.

52 kg. Inaugura il ring B, nel giorno di Sant’Ambrogio, il plurititolato Vincenzo Picardi (GS) che trova nell’emiliano, palestinese di nascita, Ahmed Obaid un avversario tosto. Non sempre gli attacchi del napoletano sono efficaci, Obaid lo contra bene. Dopo due round, il commento a bordo ring è unanime: sarà decisiva la terza ripresa. Picardi, ferito all’arcata sopraccigliare, continua con il suo tema tattico e conclude positivamente la sua prima fatica. Solo un giudice ha concesso una ripresa ad Obaid. Bel match tra Gianluca Conselmo (SC) e Claudio Grande (TS), già vincitori degli Assoluti. Il toscano avanza senza soste ma porta molti colpi sui guantoni del siciliano, dalla boxe più elegante. Il match scorre via sul piano dell’equilibrio. Vince a maggioranza Conselmo. Il sardo Gianmario Serra è veramente da ammirare. Il ligure Pilone non gli dà tregua e lo bracca per nove minuti ma il sardo reagisce con colpi da ogni posizione del ring. Gli applausi vanno ad entrambi ma accede alle semifinali solo il campione in carica Serra. Sembra il quarto meno nobile quello tra Alessandro Gherra (PM) ed Alberto Cilia (VE), invece ne scaturisce un bell’incontro, equilibrato all’inizio ma che poi il piemontese conduce sui binari giusti in suo favore.       

56 kg. Il lombardo Antonio Laurini (Palumbo Dax Boxe) ha un compito non semplice con il piemontese Simone Cuomo, fighter come lui ma più alto. Nel primo round, dopo un minuto di studio, il pugile di Palumbo trova la chiave giusta con il sinistro d’anticipo mentre negli scambi si fa preferire ora uno, ora l’altro. La prima ripresa potrebbe essere per Laurini. Dal secondo round, però, il piemontese riesce ad imbrigliare il nostro pugile che entra nella guardia dell’avversario solo raramente. Il punteggio dei giudici è unanime (30 a 27 sui tre cartellini) per il bravo Cuomo. E’ un monologo quello del campano Raffaele Di Serio che domina tutti i round e vince nettamente (30-24, 30-26, 30-27) con il marchigiano Gramolini. Risultati degli altri incontri: Mattia De Bianchi (EM) V/2-1 Giuseppe Canonico (SC); Steeven Castillo (TS) V/3-0 Giacomo Spano (SA).

60 kg. Show di Francesco Maietta (GS) contro il calabrese Giuseppe La Vecchia. Il pugile dell’Esercito è più tecnico, veloce e pesante nei colpi. Colpisce in ogni modo e domina i primi due round mentre abbassa il ritmo nell’ultimo. Vittoria chiara per Catalin Ionescu (TS) nei confronti del generoso sardo Riccardo Ghiani. Bello e combattuto il confronto tra i due fighter Sabato Sirica (CP) e Fabio Reitano (PM) arbitrato dal lombardo Licini. I due non si risparmiano e rendono difficile il compito dei giudici che si esprimono a maggioranza per il piemontese. Il piccolo Luca Angeletti (LZ), contro il tecnico emiliano Eljes Hichri, conferma la buona impressione della prima giornata e si impone con giudizio unanime.   

64 kg. Continua la marcia di avvicinamento al titolo per il campano Di Lernia. Kaba non combatte per forfait dell’avversario. Sorprende la sconfitta di Magrì che aveva speso molto nell’incontro del giorno prima. Ancora vittorioso il laziale Mendizabal. Le semifinali si preannunciano molto interessanti. Risultati: Paolo Di Lernia (CP) V/3-0 Luca Bruzzone (LG); Arblin Kaba (EM) V/WO Alessandro D’Amore (AB); Sebastian Mendizabal (LZ) V/3-0 Marco Massignan (VE); Luca Grusovin (VG) V/3-0 Francesco Magrì (PL).

69 kg. Giorgio Mazzoleni (Frimas) affronta il laziale Mirko Natalizi, longilineo dal pugno pesante. Parte meglio il romano, il lombardo è contratto e non riesce ad entrare nella guardia dell’avversario. Verso la fine dei primi tre minuti, Mazzoleni accetta la lotta e si prende qualche soddisfazione ma troppo poco. Nel secondo round, l’allievo di Giorgio e Bruno Frigerio viene addirittura contato in piedi. Natalizi carica al massimo i colpi e ne porta sicuramente più del nostro. Mazzoleni non deve rimproverarsi nulla, ha semplicemente incontrato un avversario più forte che ottiene un verdetto unanime (30-27 x 2, 29-28). A causa della concomitanza dei match sui due ring, non ho visto l’incontro tra l’esperto Alessandro Marziali ed il piemontese Salah Rafik, una specie di finale anticipata. All’annuncio del verdetto, si sono sentiti i fischi. Due giudici hanno visto la vittoria del laziale mentre la lombarda Sabina Premoli si è espressa con un risultato di parità. Altri risultati: Simone Giorgetti (TS) V/3-0 Angelo Magrì (PL); Nicola Quarneti (EM) V/3-0 Gaetano Di Marco (SC).      

75 kg. Simone Brusa (Pugilistica Ottavio Tazzi) affronta il panzer calabrese Lyudmil Pavlov, pugile dal fisico massiccio che attacca incessantemente per nove minuti. Il lombardo dovrà azionare ripetutamente l’1-2 per tenerlo a distanza. Il match ha inizio proprio come lo immaginavamo. Buon per noi (e per Brusa) che Pavlov non scaglia i colpi nemmeno quando è alla distanza giusta. Il merito va al giovane pugile allenato dai fratelli Pasqualetti che sguscia via ogni qualvolta si trova l’avversario troppo vicino. Dopo un primo round abbastanza equilibrato, Brusa riesce ad imporre i suoi colpi di sbarramento e vince con verdetto unanime. Antonio Bonamassa (PM) nulla può con Giovanni Sarchioto (GS) dal gran fisico e dalla miglior tecnica. Il cuore del piemontese gli permette di portare a segno qualche colpo ma in maniera isolata. Indiscutibile il 30 a 27 per il pugile dell’Esercito. Molto bene il georgiano di Napoli, Nika Gogiashvili, che ha aggiunto la testa nei suoi combattimenti. Prima si affidava solo alla potenza (che si esauriva presto), ora boxa e dosa le energie nel modo migliore. Il suo avversario, Diego Vergoni (MC), è giovane e può migliorare, subisce anche un conteggio nel terzo round. Bello e combattuto anche il match tra Andrea Aroni (SA) e Vincenzo Lomasto (LZ). I colpi da conteggiare sono molti. I due protagonisti confondono anche i giudici che si esprimono a maggioranza per il laziale.

81 kg. Interessante il match tra Gianluca Rosciglione (GS) ed il giovane Federico Antonaci (PL). Il siciliano dell’Esercito deve far ricorso a tutta la sua esperienza per tenere a freno il talento pugliese che rappresenta il futuro della categoria. Rosciglione vince per 3 a 0. Valentino Manfredonia (CP) V/2-1 Jonny Cocci (MC); Ervis Mehemeti (PM) V/2-1 Azeglio Ferilli (EM); Edoardo Crognale (LZ) V/3-0 Rudi Kushtrim (VG).          

91 kg. Entra nel torneo Jonathan Kobe Kogasso (Boxe Voghera) che è opposto al toscano Brito. Il 21enne guidato da Lucarno e Buratto si presenta subito con un destro che fa barcollare l’aretino spedendolo sulle corde. Il toscano si riprende dimostrando integrità e buone doti da incassatore ma la forza fisica di Kogasso la fa da padrona. Quando il lombardo trova il bersaglio, son dolori. I suoi ganci, sia di destro che di sinistro, fanno sicuramente male. Il secondo e terzo round scivolano via, come il primo, con il vantaggio per l’atleta lombardo che vince all’unanimità (30-27 x 3). In semifinale troverà il favorito di categoria, il romano Fiori. Altri risultati: Simone Fiori (GS) V/3-0 Flavio Morri (LZ); Stefano Capone (SA) V/3-0 Giovanni Scuderi (SC); Gianluca Galli (CP) V/2-1 Filippo Spinelli (PL).

+ 91 kg. Chiude la seconda giornata di gare Alessio Spahiu (Bergamo Boxe) opposto all’albanese/piemontese Xhuljano Tushaj. Parte cauto il pugile di Bugada ma è, comunque, lui a piazzare i colpi migliori. Tushaj non sta a guardare e cerca di prendere l’iniziativa ma il match di Spahiu è in crescendo e, dalla seconda ripresa, non concede più nulla all’avversario. Unanime la sua vittoria anche se un giudice gli ha un concesso un risicato margine di un solo punto. Sicuro, motivato e preciso, il lombardo manda un messaggio chiaro a Carbotti in vista dell’annunciata finale. Mirko Carbotti (LZ) combatte un match strano con il tarchiato siciliano Giuseppe Caccamo. Si vede chiaramente che il laziale è più forte ma non riesce a colpire lo scorbutico avversario. Carbotti riesce solo verso la fine del primo round a imporre un conteggio all’avversario dopo un’azione prolungata. Nel secondo round, Caccamo subisce un giusto richiamo dall’arbitro Licini, gira le spalle e sembra non voler continuare. Viene squalificato. Altri risultati: Mario Federici (GS) V/3-0 Giovanni Angiulli (PL); Dmytro Tonishev (VE) V/KOT-I 2 Attilio Sorgi (LG).  

Stanno arbitrando (bene), in rappresentanza della Lombardia, Enrico Licini e Sabina Premoli.

Giovedì 8 dicembre entrano in scena le donne che combatteranno sui due ring a livello di quarti di finale a partire dalle 15:30. Sono sette le ragazze in gara (Francesca Corso, Melissa Paganelli, Alessandra Manfredini, Giorgia Mascetti, Lorena Marasco, Veronica Tosi ed Elena Ghezzi) mentre Caterina Marchesini entrerà nel torneo direttamente in semifinale.   

Alcune immagini della seconda giornata dei Campionati sono visibili sulla pagina facebook della FPI LOMBARDIA a questo link.

 

                                                                                  Demetrio Romanò