Ascona (Svizzera), sabato 11 giugno 2016. Era convinta e fiduciosa, Vissia Trovato, alla vigilia del più importante match della sua ancor breve carriera professionistica che la opponeva all’ungherese Renata Domsodi per la conquista del titolo europeo dei pesi piuma lasciato vacante dalla belga Gontaruk. Queste erano le impressioni avute durante la telefonata che le abbiamo fatto qualche giorno fa.

Anche chi vi scrive era convinto che il titolo sarebbe tornato in Italia (l’umbra Maria Moroni ne è stata la prima detentrice) ma certe cose è meglio non scriverle prima dei match, per rispetto all’avversaria e per scaramanzia.

Sabato sera ad Ascona, la milanese ha vinto per ko tecnico mettendo anche al tappeto l’esperta ungherese. L’arbitro francese Christophe Hembert ha sospeso la contesa dopo 1 minuto e 20 secondi del quinto round quando la Trovato era già abbondantemente in vantaggio nel punteggio.

I tre giudici avevano tutti il medesimo score, 40 a 36, avendo concesso all’italiana la preferenza in ogni round.

L’atleta allenata da Alfredo Farace alla The Ring di Cernusco e amministrata da Graziano e Mario Loreni diventa così l’ottava pugile italiana a conquistare un titolo europeo in campo professionistico. Insieme a Loredana Piazza, campionessa nei pesi mosca, sono adesso due le italiane titolari di una corona europea aspettando il 24 giugno quando, a Brescia, sarà impegnata la milanese Valeria Imbrogno che potrebbe concederci il “non c’è due senza tre”.

La carriera pro di Vissia Trovato è iniziata l’8 agosto 2015 a Gatteo a Mare con una vittoria sulla bolognese Comastri, campionessa italiana da dilettante, ed è stata un crescendo di risultati positivi.

Molto difficile battere una svizzera in casa propria. Vissia ci è riuscita nel suo secondo impegno quando ha superato la Obenauf, brasiliana residente in Svizzera, mettendolo anche al tappeto nel 4° round.

Le successive due vittorie, sulla croata Mikulic e sull’ungherese Acs, hanno confermato le doti della “Leonessa”, questo il suo soprannome particolarmente azzeccato, accrescendo la consapevolezza che avrebbe potuto raggiungere grandi risultati.

Ed ora, appena al 5° match pro, è già campionessa continentale, uguagliando il record di precocità detenuto dall’ucraina Shaternikova e dalla nostra favolosa pluricampionessa Simona Galassi, anch’esse diventate campionesse europee al quinto match in carriera.

Per la Lombardia si tratta della terza cintura europea in campo professionistico dopo Sonia De Biase e Stefania Bianchini.

Demetrio Romanò