Milano, venerdì 29 aprile 2016. Grazie alla Federazione Pugilistica Italiana, al Comitato Regionale Lombardo e all’organizzazione della Bergamo Boxe diretta dalla famiglia Bugada, Roberto Cammarelle ha potuto disputare l’ultimo incontro della lunghissima carriera nella sua Milano.

Il Palabadminton di via Cimabue non era gremito ma gli assenti hanno avuto torto perché l’emozione percepita a bordo ring, durante la premiazione del campionissimo milanese, è stata ai massimi livelli. SportItalia, con il commento del bravo Fabio Panchetti accompagnato a turno dagli azzurri, ha trasmesso l’evento in diretta.

Presenti tutte le autorità pugilistiche a partire dal presidente federale Alberto Brasca, proseguendo con il vice presidente Vittorio Lai, i consiglieri Massimo SciotiSergio Rosa, e Giancarlo Ranno, la presidente del C.R. Lombardo Luisella Colombi ed il vice presidente Corrado Perrulli, i tecnici Francesco DamianiRaffaele BergamascoMaurizio Stecca e Vasily Filimonov, la squadra azzurra al gran completo ad eccezione dei soli Russo e Picardi. Mi scuso in anticipo con chi non ho nominato. 

Il match tra il Robertone nazionale ed il francese El Ghazi è stato poco più di un allenamento. Pochissimo da dire se non che Cammarelle non ha forzato e non ha voluto vincere per ko, ha portato azioni in scioltezza tenendo sempre a freno il francese che potrà vantarsi di aver incrociato i guantoni con un campione di portata mondiale. Bella soddisfazione anche per l’arbitro Enrico Licini che ha diretto il confronto senza faticare molto.

_IDC9270 Cammarelle e Enrico Licini verdetto (ivan cimadoro)

(Cammarelle, Licini, El Ghazi, foto Ivan Cimadoro) 

Il Capitano è stato portato in trionfo dagli atleti della squadra azzurra che hanno fatto un tifo infernale per tutti i nove minuti di match.

selfie (fb)

(da Mangiacapre un ben riuscito selfie degli azzurri)

Un doveroso GRAZIE anche da parte nostra sia per tutto ciò che ha fatto sul ring sia per l’immensa sportività dimostrata anche nelle situazioni avverse.

Quasi impossibile riepilogare tutti i successi del 35enne milanese delle Fiamme Oro tanto che anche il sito della FPI ne ha dimenticato qualcuno. Ci proviamo anche noi.

Roberto Cammarelle chiude la carriera, iniziata nell’aprile 1995 e conclusasi esattamente 21 anni dopo, con 209 vittorie e 27 sconfitte su 236 incontri disputati. Con la Nazionale ha combattuto 170 volteriportando 146 vittorie e 24 sconfitte.

Cammarelle è stato 1°, 2° e 3° rispettivamente ai Giochi Olimpici di Pechino 2008, Londra 2012 e Atene 2004; ha vinto due Mondiali: nel 2007 a Chicago e nel 2009 a Milano; ai Mondiali Militari è stato  nel 2004 e  nel 2002; è stato tre volte 2° agli Europei, l’unica competizione importante che non ha mai vinto, nel 2002, 2004 e 2011; ha vinto 4 Campionati dell’Unione Europea nel 2004, 2005, 2006 e 2007; 3 Giochi del Mediterraneo nel 2005, 2009 e 2013; 9 Campionati Italiani Senior dal 2000 al 2007 consecutivamente più quello del 2012; 1 Campionato Italiano Novizi nel 1995, anno dell’esordio, e altri 16 tornei internazionali.

_IDC9313 Cammarelle e presidente Brasca (ivan cimadoro)

(Presidente Brasca e Cammarelle – foto Ivan Cimadoro)

Il carisma di Cammarelle e la celebrazione finale, quando ancora mancava il match di Reitano, hanno oscurato tutte le altre fasi dell’interessante confronto tra Italia e Francia. La Francia, che ha portato a Milano una squadra competitiva, è stata sempre in vantaggio o in parità fino a quando gli azzurri hanno fatto il break vincendo le ultime due sfide.

Per la boxe lombarda, grande soddisfazione per l’esordio di Leonardo Faretina e Federico Minorini, proprio nel giorno del 21° compleanno, anche se entrambi hanno trovato due avversari molto forti arrivati al 2° posto ai Campionati Nazionali.

56 kg. Faretina è partito subito all’attacco tentando di domare emozione ed avversario. La reazione di Medj non si fa attendere. Il francese dimostra di non essere a Milano per fare il turista. Dopo un primo round equilibrato, il 19enne francese cresce e per il nostro pugile diventa arduo contrastarlo. I transalpini passano in vantaggio.

60 kg. Un Perrulli determinato, come poche altre volte l’abbiamo visto, tiene il centro del ring e bracca il francese Kebe che cerca di stargli alla larga e di anticiparlo col sinistro. Dopo un primo round che può essere concesso a uno o all’altro, il milanese mette i colpi migliori nel secondo sia col gancio destro che col sinistro. La sua vittoria ci porta in parità.

69 kg. I due fighter Giorgetti e Boufoudi si affrontano a viso aperto e si scambiano in un round più colpi di quanti ne abbiamo visti nei due match precedenti. Il francese ha qualcosa in più in termini di esperienza e di scelta di tempo. Nonostante la sconfitta, al grossetano va un grande applauso.

75 kg. Strano match quello che pone di fronte in rivincita Cavallaro e Bamba. Il francese controlla l’avversario con le sue lunghe leve per la maggior parte del tempo ma quando il siciliano si avvicina sono guai. I suoi colpi sono decisamente più potenti ed efficaci per cui il verdetto è suo.

81 kg. Minorini fa il possibile contro il bulldozer Lele Sadjo, altro vice campione nazionale. Porta tanti colpi il milanese, dotato di gran fisico, ma il francese, più compatto di lui, si affida alla forza e ad un’azione incessante. Il coraggioso Minorini rimedia anche un taglio al sopracciglio ma termina in piedi nonostante abbia passato qualche momento difficile.

_IDC2337 Minorini dall'alto (ivan cimadoro)

(Minorini in azione, foto Ivan Cimadoro)

91 kg. Dotato di altezza, allungo e buona tecnica, Ettesami non fatica a mettere a fuoco Averlant, coraggioso atleta dalle idee confuse. Uno scontro fortuito della testa del francese col naso dell’italiano fa mettere al nostro atleta il ginocchio al tappeto per riprendersi dal forte dolore. Rialzatosi, l’umbro torna a comandare il match e riporta la situazione in parità.

Dopo l’esibizione di Cammarelle, è la volta del piemontese Reitano contro Ndiaye. Le luci della ribalta e di SportItalia si sono spente, l’attenzione sembra scemare dopo la grande emozione. Reitano si posiziona a centro ring ma il francese è assai sgusciante e non si fa mai trovare sulla traiettoria dei colpi. Il francese pedala all’indietro ma non porta colpi. Il verdetto per Reitano è meritato nonostante la disapprovazione del team transalpino.

Risultati: Italia b. Francia 10-6  

56 kg: Adem Medj (Francia) V/PT 3 Leonardo Faretina (Italia)

60 kg: Fabio Reitano (Italia) V/PT 3 Abdourahmane Ndiaye (Francia)

64 kg: Donatello Perrulli (Italia) V/PT 3 Gael Souleymane Kebe (Francia)

69 kg: Medi Boufoudi (Francia) V/PT 3 Simone Giorgetti (Italia)

75 kg: Salvatore Cavallaro (Italia) V/PT 3 Bengoro Bamba (Francia)

81 kg: Kevin Lele Sadjo (Francia) V/PT 3 Federico Minorini (Italia)

91 kg: Amin Ettesami (Italia) V/PT 3 Dylan Averlant (Francia)

+ 91 kg: Roberto Cammarelle (Italia) V/PT 3 Ahmed El Ghazi (Francia)                                               

                                  Demetrio Romanò