Torneo Guanto d’Oro Elite Femminile Trofeo “Luisella Colombi”: semifinali
- Pubblicato: 22 Luglio 2017
Milano, sabato 22 luglio 2017. Il Guanto d’Oro femminile 2017 si avvia alla giornata finale che si svolgerà domenica 23 luglio dalle ore 16:00 presso il PalaBadminton di via Giovanni Cimabue 24 a Milano.
Il trofeo è stato dedicato alla memoria di Luisella Colombi, presidente del Comitato Regionale Lombardo fino a un anno fa quando ci ha lasciato prematuramente.
L’organizzazione della manifestazione è a cura del Comitato Regionale Lombardo in collaborazione con la Master Boxe e la Federazione Pugilistica Italiana.
Nella giornata dedicata alle 15 semifinali abbiamo visto molti incontri dai verdetti già scritti dal pronostico (ben 11 le vittorie per 5 a 0). Questa disparità di valori sul ring non ha favorito lo spettacolo.
Purtroppo, la regione organizzatrice non è stata ripagata né dal successo di pubblico né dai risultati tecnici anche se, unanimemente, le ragazze si sono dichiarate soddisfatte per l’organizzazione del torneo.
In semifinale, per la Lombardia, erano approdate Giulia De Cicco, per sorteggio, e Giulia Nichetti, unica vincitrice ieri nei quarti di finale.
Nei 48 kg, dopo la scontata vittoria, grazie a colpi più pesanti ed incisivi, della romana Silva sulla pugliese Garganese, sale sul ring proprio Giulia De Cicco opposta alla campionessa italiana Roberta Bonatti. Per l’atleta della Pro Sesto il compito è improbo. L’emiliana la sovrasta in tecnica ed esperienza ma la lombarda non fa un passo indietro ed è perfino stoica nel secondo e terzo round quando subisce l’accelerazione di ritmo della Bonatti. Il confronto si conclude con una secca sconfitta ma non le si poteva chiedere il miracolo.
Nei 51 kg avevamo un dubbio sulla possibile vincitrice della sfida tra la laziale Grubissich e la talentuosa Nappo. Parte meglio proprio l’atleta campana che si aggiudica il primo round ma, poi, perde la testa a causa di due richiami ufficiali sembrati eccessivi. In finale ci va la romana.
Altro match molto difficile vede impegnata la nostra Giulia Nichetti opposta ad un’altra campionessa italiana e colonna della Nazionale, Roberta Mostarda. Nel primo round succede poco. La Nichetti è mobile sul tronco e di gambe ma i suoi attacchi si infrangono sui guantoni della romana che la attende e riesce ad ottenere i migliori risultati. Nell’ultimo tempo, la laziale intensifica il ritmo suggellando così la sua vittoria.
Si infrangono così le scarse residue speranze di vedere un’atleta lombarda in finale. Il bilancio di 1 vittoria e 9 sconfitte è fin troppo severo rispetto al valore delle brave guerriere lombarde.
Passiamo avanti. Nei 54 kg, il match tra la Cecchi e la Rania è un po’ confuso. Nessuna delle due prende decisamente l’iniziativa anche se la romana appare indecisa ma più in palla. Un richiamo ufficiale infitto alla veneta non le lascia scampo per la decisione finale.
Vince per walk over la ligure Fadda sulla pugliese Moramarco.
Categoria 57 kg con una delle stelle del torneo, la campionessa del mondo Alessia Mesiano. La longilinea calabrese Mussari prova a sbarrarle la strada ma la Mesiano forza un po’ più di ieri e non ce ne sarebbe per nessuna. Anche nell’altro match non c’è storia e Concetta Marchese vince ogni round su tutti i cartellini nel confronto con la pur brava veneta Luise. Finale, quindi, tra due atlete delle Fiamme Oro.
Nei 60 kg, la finale annunciata è Kusiak-Testa ma bisogna, comunque, superare l’ostacolo della semifinale. Per l’emiliana c’è la campana Palmieri, che ha forza fisica da vendere ma è sovrastata dallo stile della Kusiak. Col passare dei minuti, diventa però sempre più difficile arginare l’irruenza della Palmieri. Alla terza ripresa, il match viene interrotto per una ferita riportata dalla Kusiak che perde e scoppia in lacrime.
Nel match con la Righi si vede un’Irma Testa più concreta e senza troppi fronzoli rispetto ad alcune delle ultime uscite. E’ vero che la toscana non riesce a far nulla per impensierire la prima olimpionica italiana ma la Testa si è mossa bene ed ha colpito con efficacia. Anche in questa categoria ci sarà in finale un derby targato Fiamme Oro.
La categoria al limite dei 64 kg appare quella che potrebbe rivelare un’outsider dato che nel quartetto delle semifinaliste non c’è una netta favorita. La più quotata è la Donniacuo opposta alla toscana Spagnoli. La campana boxa con una guardia aperta stile “Clemente Russo” ma la Spagnoli non riesce ad approfittarne e non concretizza le sue azioni. Una ferita all’occhio sinistro della Donniacuo ferma la sfida concedendo, a sorpresa, la vittoria alla toscana.
Nell’altra semifinale, l’esperienza e l’allungo della Passatore hanno avuto la meglio sull’irruenza della Valvo che ha ottenuto ieri la sua tanto attesa rivincita con la nostra Bustamante.
Pur tenendo un ritmo un po’ basso, Angela Carini, nei 69 kg, dimostra il suo talento rintuzzando gli attacchi della mai doma pugliese Mazzotta. La vittoria per l’atleta delle Fiamme Oro non è in discussione.
Claudia Salerno e Monica Floridia danno vita al match più vibrante e spettacolare della giornata. La siciliana la conoscevamo mentre l’atleta emiliana è una rivelazione. Più bassa di statura, la Salerno attacca come un torello dall’inizio alla fine evidenziando alcuni inimmaginabili momenti di difficoltà della ragazza delle Fiamme Oro. Forse il terzo round può essere decisivo e quindi l’emiliana aumenta lo sforzo ed il ritmo. Finalmente il pubblico si infiamma per un match e non solo per la canicola milanese. Per noi, e non solo per noi, la Salerno merita il verdetto producendo l’unica vera sorpresa della giornata ma i giudici la pensano diversamente ed in finale ci va la Floridia.
La giornata si chiude con le semifinali al limite dei 75 kg. Poca esperienza sul ring tra Di Palma e Diulgher. La veneta è più lineare ed ordinata quindi merita il favore dei giudici.
Assunta Canfora mantiene il ruolo di favorita non concedendo nulla all’inesperta Rainone, solo due match al suo attivo. Il divario tra le due è incolmabile. Nel terzo round, l’impari contesa è interrotta definitivamente con un pretesto di ordine medico.
Tra le 18 finaliste, inutile dirlo, predominio del Lazio con 9 atlete finaliste (7 delle quali delle Fiamme Oro), poi Campania con 3 ed 1 a testa per Emilia, Liguria, Toscana, Piemonte, Veneto ed Abruzzo.
Per la Lombardia hanno arbitrato Claudio Alfonso e Sabina Premoli.
Sulla pagina facebook Fpi Lombardia si possono trovare le immagini delle prime due giornate ai seguenti link:
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Risultati Semifinali
48 kg: Stephanie Silva (LZ) V/PT 5-0 Cristina Garganese (PL); Roberta Bonatti (EM) V/PT 5-0 (30-26, 30-27 x 4) Giulia Desiree De Cicco (Pro Sesto Boxe, LB)
51 kg: Francesca Grubissich (LZ) V/PT 5-0 Loredana Nappo (CP); Roberta Mostarda (LZ) V/PT 5-0 (30-27 x 5) Giulia Nichetti (Acc. Pug. Cremasca, LB)
54 kg: Maria Cecchi (LZ) V/PT 5-0 Roberta Rania (VE); Camilla Fadda (LG) V/WO Francesca Moramarco (PL)
57 kg: Alessia Mesiano (LZ) V/PT 5-0 Martina Mussari (CL); Concetta Marchese (LZ) V/PT 5-0 Lara Luise (VE)
60 kg: Jessica Palmieri (CP) V/RSC-I 3 (2:20) Dorota Kusiak (EM); Irma Testa (LZ) V/PT 5-0 Martina Righi (TS)
64 kg: Irene Spagnoli (TS) V/RSC-I 3 (1:01) Carmela Donniacuo (CP); Laura Passatore (PM) V/PT 5-0 Rachele Valvo (LZ)
69 kg: Angela Carini (LZ) V/PT 5-0 Cristina Mazzotta (PL); Monica Floridia (LZ) V/PT 3-2 Claudia Salerno (EM)
75 kg: Oxana Diulgher (VE) V/PT 5-0 Sarah Di Palma (CP); Assunta Canfora (CP) V/RSC-I 3 (0:02) Francesca Rainone (CP)
Demetrio Romanò
(Nella foto, Giulia Nichetti, unica atleta lombarda a vincere un incontro)