Gorizia, 5-10 dicembre 2017. Si è conclusa l’edizione 2017 dei Campionati Italiani Elite Maschili (95^) e Femminili (16^) organizzati dalla Planet Fighters Boxe in collaborazione con la Federazione Pugilistica Italiana. Tutti i match sono stati trasmessi dal canale youtube della FPI con il commento di Remo D’Acierno e Maurizio Stecca.

Nel torneo femminile ci sono state le conferme di atlete già affermate e si sono visti pochissimi volti nuovi. Quasi tutti i pronostici della vigilia sono stati rispettati.

48 kg. Finale annunciata tra Roberta Bonatti (Emilia Romagna) e Stephanie Silva (Lazio). Ormai sembra che la piacentina abbia fugato tutti i dubbi su chi sia la numero 1 della categoria vincendo sui cartellini di tutti i giudici.

51 kg. Roberta Mostarda (Gruppi Sportivi) e Francesca Grubissich (Lazio) è un derby romano, remake della finale dell’anno scorso. Nel frattempo, la prima è approdata alle Fiamme Oro e si conferma con qualche recriminazione del clan della Grubissich.

54 kg. Arianna Delaurenti (Piemonte) e Camilla Fadda (Liguria) si sono incontrate per la quinta volta. L’ultima è stata al Guanto d’Oro di Milano, con vittoria della ligure per ferita, La vittoria dell’atleta piemontese porta il bilancio a suo favore per 3 a 2. Nota di merito per la giovane Sirine Charaabi (Campania) di cui sentiremo parlare in futuro.

57 kg. Sarà colpa del destino ma non riusciamo proprio a vedere il derby “Fiamme Oro” tra Alessia Mesiano e Concetta Marchese arrivate in finale al Guanto d’Oro con forfeit della Mesiano e a Gorizia con forfeit della Marchese. Qualche mente maliziosa potrebbe anche pensar male.

Irma Testa e Veronica Tosi

 

60 kg. Veronica Tosi (KBK Fighting Club, Lombardia) non poteva fare nulla di più contro la superfavorita Irma Testa (Gruppi Sportivi) ma già essere stata in finale di fronte a lei è un gran successo. Sarà un caso ma la categoria ha subìto un fuggi-fuggi (forse a causa della presenza di Irma?) e la griglia di partenza definitiva prevedeva solo sei atlete, riserve comprese. L’atleta allenata da Giuseppe Genna non è riuscita ad accorciare la distanza sovrastata fisicamente e tecnicamente dalla longilinea napoletana ma, almeno, stavolta l’ha dovuta affrontare in finale e non al primo turno com’è successo l’anno scorso a Bergamo.

64 kg. Francesca Martusciello (Campania) è stata una stella giovanile della Nazionale, adesso lo è diventata anche tra le elite dopo aver battuto le due teste di serie Carmela Donniacuo (Campania), con preferenza di strettissima misura, e l’elegante Laura Passatore (Piemonte) in finale.

69 kg. Monica Floridia (Gruppi Sportivi) si è confermata, scendendo di peso, vincendo in finale con Camilla Panatta (Lazio), ragazza molto tenace, in una categoria composta soltanto da tre elementi.

75 kg. Si è confermata, invertendosi di categoria con la Floridia

, Angela Carini (Gruppi Sportivi), ormai una certezza del panorama elite. La sua vittoria in finale su Assunta Canfora (Campania) non è stata affatto semplice e nemmeno condivisa da tutti.

81 kg. In un’altra categoria povera di iscritte, solo tre, viene incoronato finalmente un volto nuovo, quello di Carlotta Paoletti (Marche), 19 anni e solo nove match in carriera, che in finale ha avuto la meglio sulla veterana Anna Lisa Ghilardi (Toscana).

Riepilogando, sei atlete su nove si sono confermate rispetto all’anno scorso oltre ad Alessia Mesiano che aveva vinto tre anni fa. Le big c’erano quasi tutte ad eccezione di Alberti, Corazza, Cipollone, Verrecchia e Severin. I Gruppi Sportivi (Fiamme oro) si sono accaparrati cinque titoli, i restanti quattro sono andati ad Emilia Romagna, Piemonte, Campania e Marche, che vince un titolo femminile per la prima volta.

(Veronica Tosi e Irma Testa, foto fpi)

Nel torneo maschile si sono visti molti più outsider, grazie anche ad una serie di defezioni che avranno permesso ad alcuni atleti di emergere ma hanno impoverito il livello tecnico della manifestazione. A Gorizia mancavano per vari motivi Federico Serra, Cappai, Di Serio, Maietta, Di Lernia, Mangiacapre, Lizzi, Sarchioto, Cavallaro, Rosciglione, Manfredonia e Vianello.

49 kg. Dopo essere stato campione europeo youth, Nicola Cordella (Puglia) si laurea campione italiano imponendosi all’unanimità su Ahmed Obaid (Emilia Romagna), atleta abituato a salire sul podio ma mai giunto in finale prima d’ora.

52 kg. Gianmario Serra (Sardegna) è uno dei tre pugili che si sono confermati e ha ripetuo il successo su Claudio Grande (Toscana) come due anni fa a Roseto degli Abruzzi. Per lui si tratta del terzo titolo assoluto in carriera.

56 kg. Gabriele Cossu (Sardegna) è campione italiano, un nome abbastanza nuovo ma un atleta già in grado di battere i gemelli Serra qualche anno fa. In finale ha prevalso di stretta misura su Halit Eryilmaz (Toscana), autore anch’egli di un ottimo percorso.

60 kg. Giuseppe Canonico (Sicilia), già penta campione nazionale nelle categorie giovanili, toglie la soddisfazione della vittoria finale a Fabio Reitano (Piemonte) con un giudizio finale che potrebbe lasciar spazio a recriminazioni da parte del clan piemontese.

64 kg. Dopo aver vinto il Guanto d’Oro, Matteo Antonioli (Toscana) si ripete a livelli più alti salendo sul gradino più alto del podio dopo aver regolato in finale, di stretta misura, Charlemagne Metonyekpon (Marche).

69 kg. L’anno scorso si era perso al secondo turno. Quest’anno, invece, Francesco Magrì (Puglia) ha finalmente mostrato tutto il suo talento vincendo in finale sul campione uscente e favorito Mirko Natalizi (Lazio).

75 kg. Dopo i successi al Campionato Schoolboy, al Guanto d’Oro ed una serie di piazzamenti, Francesco Faraoni (Lazio) si impone nella categoria regolando in finale il giovane Gerlando Tumminello (Sicilia), già campione italiano giovanile.

81 kg. In questa finale ci si gioca il futuro tra i mediomassimi e, senza nessuna discussione, se lo aggiudica Riccardo Valentino (Gruppi Sportivi/Carabinieri), autore di un torneo in crescendo, e vincitore in finale di Federico Antonaci (Puglia).

Fiori e Kogasso podio

91 kg. In finale, Simone Fiori (Gruppi Sportivi/Fiamme Oro) e Jonathan Kogasso (Pugni e Pupe, Lombardia) ripetono la semifinale di Bergamo 2016 che aveva lasciato un po’ d’amaro in bocca al team lombardo. I due partono senza esclusione di colpi ed il pugile di Vincenzo Belcastro non mostra alcun timore reverenziale di fronte ad un avversario che ha quasi un centinaio di match più di lui ed un’infinita collezione di successi, soprattutto, in campo nazionale. La prima ripresa è abbastanza equilibrata e vive di fasi alterne anche se il bravissimo Kogasso sembra risentire delle fatiche del duro torneo. Nei round successivi, Fiori si affida a tecnica ed esperienza e suggella il suo successo, stavolta limpido.

+ 91 kg. Mirko Carbotti (Gruppi Sportivi/Fiamme Azzurre) si aggiudica il suo terzo successo assoluto con un verdetto di misura ma possiamo dire che ci ha entusiasmato la boxe del giovane Aziz Abbes Mouhiidine (Campania), già brillante elemento delle nazionali giovanili.

In definitiva, tre sono i campioni riconfermati (Serra, Fiori e Carbotti) e tre sono le vittorie dei Gruppi Sportivi (1 a testa per Fiamme Azzurre, Fiamme Oro e Carabinieri) seguiti da Puglia e Sardegna con 2 mentre 1 titolo ciascuno va a Sicilia, Toscana e Lazio.

La Lombardia, tutto sommato, ha ben figurato essendo poche le reali possibilità per un successo finale. L’anno scorso erano stati 10 i semifinalisti lombardi ma nessuno di loro è arrivato in finale mentre quest’anno è sceso a 5 il numero delle medaglie di bronzo ma 2 atleti hanno disputato la finalissima. Possono essere mancati un pizzico di cattiveria sportiva e di esperienza ad alti livelli ma la pattuglia lombarda, nel complesso, si è comportata dignitosamente perdendo, talvolta, di misura di fronte ai futuri campioni nazionali.

Hanno arbitrato i sigg. Fabio Angileri (LZ), Wilfredo Annicchiarico (EM), Pierpaolo Avolio (CL), Gianluca Cecafosso (VE), Marco Celli (TS), Emanuele Chiappini (AB), Giuseppe De Palma (PL), Antimo Di Fuccia (CP), Paola Falorni (TS), Alexandra Harstea (PM), Vincenzo Lagala (LG), Antonio Marogna (SA), Antonio Migliore (VG), Sabina Premoli (LB), Alessandro Renzini (UB), Maria Rizzardo (PL), Gaetano Valentino (LB), Pietru Venturu (SA).

Risultati completi delle finali femminili

48 kg: Roberta Bonatti (EM) V/5-0 (29-28 x 5) Stephanie Silva (LZ)

51 kg: Roberta Mostarda (GS) V/4-1 (30-27 x 2, 29-28 x 2, 28-29) Francesca Grubissich (LZ)

54 kg: Arianna Delaurenti (PM) V/5-0 (30-27 x 3, 29-28 x 2) Camilla Fadda (LG)  

57 kg: Alessia Mesiano (GS) V/WO Concetta Marchese (GS)

60 kg: Irma Testa (GS) V/5-0 (30-26, 30-27 x 4) Veronica Tosi (KBK Fighting Club, LB)  

64 kg: Francesca Martusciello (CP) V/5-0 (30-27 x 5) Laura Passatore (PM)

69 kg: Monica Floridia (GS) V/5-0 (30-27 x 2, 29-28 x 3) Camilla Panatta (LZ)

75 kg: Angela Carini (GS) V/5-0 (30-27 x 4, 29-28) Assunta Canfora (CP)  

81 kg: Carlotta Paoletti (MC) V/5-0 (29-28 x 5) Anna Lisa Ghilardi (TS)

Risultati completi delle finali maschili

46-49 kg: Nicola Cordella (PL) V/5-0 (30-27 x 4, 29-28) Ahmed Obaid (EM)

52 kg: Gianmario Serra (SA) V/5-0 (30-27 x 2, 29-28 x 3) Claudio Grande (TS)

56 kg: Gabriele Cossu (SA) V/3-2 (30-27, 29-28 x 2, 28-29 x 2) Halit Eryilmaz (TS)

60 kg: Giuseppe Canonico (SC) V/4-1 (30-27, 29-28 x 3, 28-29) Fabio Reitano (PM)

64 kg: Matteo Antonioli (TS) V/3-2 (29-28 x 3, 28-29 x 2) Charlemagne Metonyekpon (MC)

69 kg: Francesco Magrì (PL) V/5-0 (30-26, 30-27, 29-28 x 3) Mirko Natalizi (LZ)

75 kg: Francesco Faraoni (LZ) V/5-0 (30-27 x 4, 29-28) Gerlando Tumminello (SC)

81 kg: Riccardo Valentino (GS) V/5-0 (30-27 x 4, 29-28) Federico Antonaci (PL)

91 kg: Simone Fiori (GS) V/5-0 (30-27 x 5) Jonathan Kobe Kogasso (Pugni e Pupe, LB)

+ 91 kg: Mirko Carbotti (GS) V/3-2 (29-28 x 3, 28-29 x 2) Aziz Abbes Mouhiidine (CP)

                                                           Demetrio Romanò