Targu Jiu (Romania), dal 25 marzo al 1° aprile, si sono svolti i Campionati Europei under 22 maschili e femminili che hanno visto boxare 200 atleti e 71 atlete. La pattuglia azzurra era formata da 17 elementi, 9 uomini e 8 donne, tra i quali c’era anche la 18enne Rebecca Nicoli, milanese residente a Pavia dove si allena con il tecnico Gianni Birardi presso l’ASD Pugilistica Pavia.

Abbiamo raccontato brevemente le sue vittorie nei quarti e in semifinale rispettivamente sulla lituana Auciote e sulla polacca Barbusinska. Il fatto di aver raggiunto la finale in un campionato continentale rappresentava già il miglior risultato ottenuto da un’atleta lombarda nella breve storia della boxe femminile.

In passato, avevano conquistato un’onorevole medaglia di bronzo Valeria Imbrogno agli Europei del 2006, Silvia La Notte e Simona Lucarno ai Campionati dell’Unione Europea del 2007 e 2009.   

Nella finalissima di domenica 1° aprile, contro la turca Sema Caliskan, Rebecca partiva sfavorita, come spesso le capita avendo un’esperienza internazionale limitata, ma questo non ha condizionato minimamente la giovane atleta della pattuglia azzurra.

La Nicoli si è impossessata immediatamente del centro ring mettendo pressione alla turca per tutti i tre round. La sua avversaria è apparsa più scorbutica che brava e, ad ogni attacco della giovane italiana, la chiudeva in un abbraccio bloccandone così le azioni offensive. Per due round, la Nicoli ha inseguito l’avversaria portando i colpi migliori perdendo, comprensibilmente, un po’ di lucidità nel tempo finale a causa della stanchezza dovuta al duro torneo.

Dopo la medaglia d’oro conquistata nel primo pomeriggio da Irma Testa, si attende il verdetto con ottimistica trepidazione. L’arbitro alza il braccio a Rebecca ed il team azzurro esplode di gioia. Rebecca Nicoli è campionessa europea under 22 nella categoria di peso al limite dei 64 kg.

La serata è poi impreziosita da un’altra medaglia d’oro, quella del supermassimo Aziz Abbes Mouhiidine, che porta il medagliere italiano a 3 medaglie d’oro, 1 d’argento e 5 di bronzo.

                                                                       Demetrio Romanò

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