Rozzano (Milano), sabato 16 giugno 2018. Non poteva andare meglio l’evento pugilistico organizzato per il ritorno a Milano di Daniele Scardina, residente ormai a Miami Beach.

Un folto e caloroso pubblico ha affollato le tribune ed il centro ring del palazzetto sito in viale Liguria a Rozzano, a due passi dalla Pugilistica Domino dove Scardina (assieme a Benkorichi, anche lui protagonista della serata) si è allenato da dilettante sotto la guida del tecnico Giuseppe Caputo.

La serata è iniziata con la sfida tra mediomassimi che vedeva opposti il cubano Diaz ed il serbo Paunovic. Dopo un primo round poco significativo, il match è diventato interessante quando Diaz ha mostrato la potenza del suo destro ma il suo avversario ha reagito portando alcuni colpi efficacemente a segno. Nel terzo round l’epilogo. Dopo un atterramento di Paunovic, il suo secondo si agitava all’angolo mostrando l’asciugamano. L’arbitro ha interpretato il gesto come segno di resa ed ha fermato l’incontro.

L’incontro più equilibrato, come annunciato nella presentazione dell’evento, è stato quello tra Faretina e Tiganas. Il pugile lombardo ha tenuto l’iniziativa per tutti i sei round ma l’avversario non è stato a guardare ed ha replicato dopo ogni azione del pugile guidato dai fratelli Leo e Nico Pasqualetti. Ne è scaturito un incontro non molto spettacolare ma vibrante. Al termine dei sei tempi, la giuria si è espressa con un verdetto di parità che accontenta tutti. A bordo ring i pareri sono discordanti. Personalmente, avrei concesso una preferenza a Faretina, più attivo nella gestione dell’incontro. Faretina ha dedicato l'incontro all'amico Sedik Boufrakech.

Sale sul ring un beniamino locale, Fateh Benkorichi, acclamato a gran voce, guidato all’angolo da Pino Caputo e dai Pasqualetti. Il pugile milanese, ora residente in Inghilterra, prova ad imbastire qualche azione in velocità ma non sembra in forma strepitosa. Davide Calì sta sul ring dignitosamente e non si fa sopraffare dalle azioni del più quotato avversario. Il ritmo è blando ed il confronto non decolla. Nessun dubbio sul vincitore, Benkorichi, che però non ha entusiasmato.

Apoteosi indescrivibile all’annuncio del match di Scardina opposto al serbo Bojic. Soltanto pochi spettatori non hanno filmato l’ingresso di “Toretto” sul ring. In piedi, con il telefonino in mano, anche Gue Pequeno, star della musica italiana ed amico fraterno di Scardina.

Il pugile lombardo torna ufficialmente sul ring per la prima volta dopo l’infortunio ad un braccio e conseguente intervento chirurgico. Il palazzetto è una bolgia. Buona parte del pubblico segue il combattimento in piedi, l’emozione e la tensione si toccano con mano. Scardina si muove bene, abbozza qualche destro e si fa apprezzare per una buona mobilità di gambe. Al secondo round, dopo una serie di colpi soprattutto al corpo, Bojic si accascia e fa scorrere i fatidici dieci secondi senza rialzarsi. L’arbitro decreta lo stop, Scardina ed i suoi numerosi fans possono esultare. La sua popolarità è altissima ed il milanese dovrebbe essere oggetto di più attenzione da parte degli organizzatori nostrani.  

Il record del vincitore di due edizioni del Guanto d’Oro parla ora di 13 vittorie su altrettanti match con 12 successi prima del limite. Lo stesso Scardina, che ha ringraziato il pubblico presente e l’organizzazione, ha annunciato un importante incontro valevole per un titolo internazionale WBA entro la fine dell’anno a Milano.             

Commissario di riunione: Amedeo Valle. Arbitri giudici: Giovanni Fiorentino, Valter Giorgetti, Mauro Vacis e Stefano Valenti.

Risultati

Pesi Mediomassimi: Ulysses Diaz (5-0) V/ABB 3 Stefan Paunovic (1-5)

Pesi Superpiuma: Leonardo Faretina (3-0-1) PARI 6 Dionisie Tiganas (7-5-2)

Pesi Leggeri: Fateh Benkorichi (3-0) V/PT 6 Davide Calì (3-19)

Pesi Supermedi: Daniele Scardina (13-0) V/KO 2 Alexander Bojic (4-14-2)  

                                    Demetrio Romanò

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